Giovedì 28 novembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium di Oppeano (Vr) si è tenuta la seconda serata dei Percorsi Psicologici, progetto di cui faccio parte ormai da ben quattro anni.
I Percorsi Psicologici sono nati grazie alla fantasia, ma anche grazie alla dedizione e alla serietà di Diego Petolla, un “appassionato della materia” che con costanza (e pazienza!) ha saputo dare forma ad un suo originario desiderio di diffondere la psicologia.
Giovedì scorso ho parlato di un argomento che non posso che definire “immenso”: l’autostima. Ho raccolto l’eredità di tale tema dalla collega Lunardi Silvia, impossibilitata a presenziare per problemi professionali.
L’originale significato della parola “autostima” deriva dalla parola “stimare”: valutare, dare un giudizio e in base a questo, attribuire un valore. Quando si parla della propria persona però risulta assai più complicato “dare un valore” perché con noi stessi tendiamo solitamente ad essere poco obiettivi, inficiati dalle cosiddette distorsioni cognitive.
Autostima è la distanza che esiste fra un “sé reale” percepito ed un “sé ideale” desiderato.
Come si evince dalla sopracitata frase, assume una certa importanza la percezione che abbiamo di noi stessi, impressione costituita dalle cosiddette distorsioni cognitive: queste sono identificabili come errori procedurali di pensiero che spesso hanno origine durante l’infanzia della persona.
Nella foto allegata un momento della serata, alla quale hanno partecipato numerose persone, grazie di cuore a tutti.
Federica M.